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Generazione Futuro - Gennaio 2022

Aggiornamento: 16 mag 2022

Una dolce idea di artigianato territoriale per Alice


Spesso le nostre migliori azioni o iniziative nascono dalle idee più semplici e genuine. Così è stato per Alice Pompanin, una giovane di Cortina che da oltre 5 anni produce marmellate artigianali - Alta Quota in Conserva. Ci racconta: “È iniziata quasi per caso. Nel giardino di casa abbiamo degli alberi di albicocche che qualche estate fa hanno prodotto un sacco di frutti. Mi sono ingegnata sul come utilizzarle con vari esperimenti, ma la soluzione migliore l’ho trovata ispirandomi a mia nonna ed è stato quella della marmellata”.

Un metodo facile, veloce e goloso per conservare la frutta e che Alice dopo quell’esperienza ha fatto proprio rendendolo un vero e proprio lavoro. Sfruttando la possibilità offerta dalle PPL, Piccole Produzioni Locali, Alice apre il proprio laboratorio e dapprima si dedica alla trasformazione delle proprie primizie, tra cui albicocche, ribes, rabarbaro, poi negli anni implementa la produzione con altri prodotti che lei acquisisce da contratti di affitto o che provvede da sé con la raccolta spontanea, come il sambuco, la rosa canina, il crespino. Qualsiasi sia la materia prima, l’elemento cardine è la territorialità e la stagionalità del prodotto come ci spiega proprio Alice: “Le marmellate nascono dalla disponibilità stagionale della frutta. La mia non vuole essere una produzione standardizzata nei gusti e nelle quantità, bensì adeguo la produzione alla disponibilità di frutta del territorio in quel periodo. Per questa ragione non ci sono gusti fissi in catalogo e ogni gusto ha lo stesso prezzo, un modo per incentivare ad acquistare quello che offre la stagione”. È così che tra i colorati vasetti di Alice troviamo marmellate di rabarbaro, mela, pera, sambuco spesso associate ad altri frutti aromatici a creare combinazioni inedite e ottime per tutti i palati: una prelibatezza! Un prodotto dunque alternativo come la filosofia che ci sta dietro. “La mia passione principale non è tanto la cucina, ma piuttosto quella degli alberi e della loro cura” che racconta “Con il tempo mi sono avvicinata a questo hobby attraverso una strada diversa, che nasce dalla considerazione che molte persone, come nel nostro caso, piantano alberi che vanno a produrre quantitativi importanti di frutta ai quali le famiglie stesse non fanno fronte con il consumo. Si tratta di una risorsa poco valorizzata o addirittura sprecata e che, se accostata alla raccolta di frutti, fiori e bacche spontanee, ha un potenziale enorme. Quello che ho cercato di portare avanti è un concetto di ottimizzazione e recupero di prodotti che diversamente andrebbero persi. C’è poi da dire che la marmellata in sé si presta a questo scopo: è semplice negli ingredienti, ha un basso impatto ambientale, sfrutta il lato migliore della frutta, ossia il sapore, a svantaggio dell’estetica che è completamente ininfluente. Insomma, la marmellata permette di non buttare nulla e di dare valore a quanto di squisito sanno produrre gli alberi”. Una filosofia di recupero che Alice promuove anche con la collaborazione con Giulia Sala di Saponi delle Dolomiti, a cui dona i propri barattoli di vetro per la realizzazione di candele bio. Quella di Alice è un’esperienza lavorativa di successo che ha giovato delle possibilità offerte dalle PPL come lei stessa ricorda: “Si tratta di uno strumento davvero vantaggioso. Agevola il piccolo produttore e gli consente di fare qualsiasi tipo di trasformato pur con un limite di produzione. È ottimo per andare a coprire le nicchie produttive ancora aperte nell’ambito agroalimentare e soprattutto non obbliga a investire in capitali per iniziare la propria attività. Io ad esempio ho potuto aprire e allestire il mio laboratorio con serenità e realizzando un prodotto come la marmellata, che di per sé è qualcosa di classico e semplicissimo. Poi permette un lavoro flessibile, a misura di individuo e con una gestione completamente autonoma”. Una possibilità da cogliere per altri giovani che abbiano un’idea produttiva o semplicemente una passione ed entusiasmo per portala avanti.

Cosa hai in serbo per il futuro? “Sto cercando di implementare la gamma di gusti con qualche novità come le corniole e mi cimenterò in qualche nuovo accostamento. Nel frattempo continuerò nell’attività di vendita: mi si può facilmente contattare al telefono o sui social per un ordine e raggiungo qualsiasi zona consegnando porta a porta. Un modo per legare con i miei clienti”.


Per Consulta Giovani Cadore Elena Quariglio

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