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Generazione Futuro - Febbraio 2022

Aggiornamento: 16 mag 2022

Giovani che si donano: la storia di Alessia e del ABVS di Vigo


“Donare il sangue significa donare la vita e spesso si ignora l’importanza di questo piccolo gesto che però offre tanto a te e alla comunità.” Queste le parole di Alessia Zannantonio, giovanissima neo presidentessa dell’ABVS di Vigo di Cadore, che a soli 18 anni si è messa in gioco per dare un futuro a una sezione destinata diversamente alla chiusura. Oltre ad avere la passione per la cucina tramandata dai nonni e dalla mamma e che ha maturato con gli studi presso l’istituto alberghiero di Cortina, Alessia ha per sua natura un’attenzione verso il prossimo.

Quando le chiediamo che cosa l’abbia portata a diventare donatrice di sangue ci confessa come una testimonianza in particolare sia stata cruciale per lei: “Ero in terza superiore e un giorno il nostro professore di italiano, invece di fare lezione, ci ha raccontato la sua esperienza da donatore. Si è acceso qualcosa in me: le domande erano tante e tornata a casa ho detto alla mamma che volevo anche io offrire il mio tempo e il mio sangue a chi ne avesse bisogno. Dopo aver fatto delle ricerche ed essermi informata, ho aspettato pazientemente la maggiore età e lo scorso aprile, due giorni dopo il mio diciottesimo compleanno, ho contattato la sezione ABVS di Belluno per prenotare la visita medica di idoneità. Ricordo ancora che mia mamma mi aveva chiesto che cosa volessi per il compleanno: le ho semplicemente chiesto di accompagnarmi alla visita”. Entusiasta ci racconta anche della prima volta in cui ha donato il sangue, di come abbia iniziato a prender parte alla vita sociale della sezione di Vigo e come sia diventata presidentessa. “Per un impegno non ho potuto partecipare alla riunione sociale di metà ottobre nella quale dovevamo eleggere il nuovo direttivo. In quell’occasione erano emerse delle problematiche, tant’è che alcuni giorni dopo ho ricevuto la chiamata di uno dei soci che mi diceva esplicitamente che dovevamo trovare un presidente, perché diversamente la sezione avrebbe chiuso. Ci siamo ritrovati noi giovani e abbiamo deciso che dovevamo prenderci questa responsabilità non solo per la sezione, ma per tutta la comunità. È iniziata così la mia avventura da presidentessa.”

Una scelta coraggiosa e piena di quel sano entusiasmo che contraddistingue i giovani, lo stesso entusiasmo con cui Alessia vuole proprio arrivare a loro, attraverso iniziative e progetti di sensibilizzazione. “Nel periodo Natalizio volevamo andare nelle piazze per distribuire panettoni a offerta libera con opuscoli e gadget; i nuovi decreti ce lo hanno impedito, ma questo non frena i nostri piani. A breve faremo una riunione per organizzare delle giornate nelle quali andremo nelle scuole e scenderemo nelle piazze con i nostri stand informativi durante gli eventi comunitari e sportivi. L’intento è soprattutto quello di catturare la curiosità e l’interesse dei ragazzi e di chi per mancanza di informazioni o per pigrizia non coglie purtroppo l’importanza di donare il sangue”. In questo senso Alessia non smette di ripeterci quanto sia fondamentale far conoscere ai giovani la crucialità di un gesto così semplice. “Dal punto di vista medico il sangue è vitale. Ogni giorno vengono usate sacche di plasma e sangue per persone con le più disparate patologie e non solo. Anche nelle emergenze, come può capitare in un incidente grave, una sacca di sangue può determinare la vita o la morte di una persona”. Ci viene quindi spontaneo chiederle quali siano gli step da percorrere per diventare donatori: “È davvero semplice: basta contattare l’Associazione Bellunese Volontari Del Sangue e prendere appuntamento per la visita di idoneità nella sede di Belluno dove si compilano dei moduli, si effettua una visita medica e un prelievo del sangue. Dopo un mese circa si viene ricontattati e da lì si inizia la propria vita da donatore. Si può prenotare la propria donazione attraverso l’App AVISNet, che è molto utile e comoda perché lì si trovano la documentazione digitale, come la tessera, il riepilogo delle donazioni fatte e si possono visionare in tempo reale gli esiti degli esami. Donando il sangue ci guadagni due volte: primo perché fai un gesto bellissimo e utile, secondo perché a ogni donazione si ricevono gratuitamente i risultati delle analisi e in questo modo si monitora la propria salute. Poi c’è l’aspetto conviviale, perché dopo ogni donazione (che dura circa 40 minuti) ti attende un bel ristoro che ripaga della fatica fatta” dice sorridendo. Chiudiamo questo colloquio chiedendo ad Alessia quali siano i suoi progetti futuri, sia come persona che come presidentessa: “A dicembre, durante la mia seconda donazione, ho fatto anche la visita per diventare donatrice di midollo osseo. Sto aspettando la risposta e spero sia positiva così da poter entrare nelle fila dell’ADMO e poter dare il mio contributo anche in questo ambito qualora ce ne fosse bisogno. Successivamente vorrei partire concretamente con i progetti rivolti alla nostra sezione coinvolgendo magari anche le sezioni vicine, perché possano fiorire e possiamo ripristinare una rete di donatori valida e numerosa che guarda ai giovani come bacino per il proprio futuro”.


Per Consulta Giovani Cadore Giulia Quariglio

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